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***Finanziamenti pubblici ai coltivatori di tabacco: offendono l'intelligenza e le tasche dei contribuenti***


Buongiorno Amici, ecco a voi l'ennesima presa per il culo che ci tocca subire.... Vi chiedo cortesemente di fare girare quanto sotto riportato tutta questa Ipocrisia deve finire, e solo con il passaparola possiamo fare qualcosa di veramente sensato , fino a che non scenderemo in piazza a farci sentire , battiamo i nostri diritti fino a che avremo fiato , mai mi stancherò' di cercare nel mio minimo di migliorare l'attuale Politica proibizionista!!! E ci parlano di libertà' ,certo che farete tesoro di queste parole vi auguro Buona giornata Un Saluto a tutti!!!!
A voi :
La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha appena approvato, su insistente richiesta dell'Italia, il reinserimento del tabacco fra i prodotti per i quali e' previsto un sostegno diretto. In altre parole, oltre alle campagne di informazione contro il fumo, i contribuenti italiani ed europei dovranno continuare a finanziare anche i produttori di tabacco. Ma che politica e' questa?
Ricordiamo che il tabacco uccide ogni anno 90mila persone in Italia e 4 milioni nel mondo, con innumerevoli miliardi di euro spesi per trattamenti sanitari dovuti al suo consumo. Allo stesso tempo, nel nome della tolleranza zero verso altre droghe, chi coltiva per uso personale anche una sola piantina di cannabis viene arrestato, processato e condannato al carcere -secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità e il ministero italiano della Salute, la cannabis uccide 0 (ZERO) persone ogni anno.
Riassumendo:
- Coltivi migliaia di ettari di tabacco? Quattro milioni di morti ogni anno? Finanziamento pubblico.
- Coltivi una piantina di cannabis nella vasca da bagno? Zero morti nel mondo? Arresto e condanna fino a 6 anni di carcere.

Chiunque abbia un po' di onesta' intellettuale non potrà' non ammettere che vi sia una fatale contraddizione nella logica dell'attuale legislazione sulle droghe. Una contraddizione purtroppo ignorata non solo dalla politica per ovvi motivi di convenienza, ma anche e soprattutto dai media, che sull'argomento non propongono ormai riflessione alcuna, limitandosi a fare la micro-cronaca della quotidiana follia.
Per questo abbiamo presentato due disegni di legge alternativi, uno per legalizzare la cannabis, l'altro per proibire il tabacco: http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15741
Ci auguriamo che i legislatori, e soprattutto i media, ne facciano tesoro.

***AUTOCOLTIVAZIONE CONTRO LA RECESSIONE***




AUTOCOLTIVAZIONE CONTRO LA RECESSIONE


di Guido Blumir




I 4 milioni di consumatori di marijuana in Italia spendono ogni anno 8 miliardi di euro (16.000 miliardi delle vecchie lire). E l'uso di cannabis è destinato ad aumentare di altre centinaia di migliaia di unità nel breve periodo. La gran parte di questa montagna di miliardi va alle mafie nostrane, una quota alla microcriminalità dello spaccio di strada.Negli ultimi anni, un numero crescente di consumatori (ormai verso i centomila) si è orientato verso la coltivazione di poche piante per uso personale. Così facendo, realizza tre obiettivi. Sottrae centinaia di milioni alla criminalità organizzata, che col traffico della droga diventa sempre più potente. Produce per le proprie esigenze una marijuana domestica più igienica di quella di strada (che passa per mille mani e non solo) e non adulterata con prodotti estranei, spesso tossici. E, dato che la produzione domestica ha dei costi bassissimi, realizza un risparmio pro-capite di 2.000 euro l'anno.La maggior parte dei consumatori continua ad acquistare al mercato nero. Il motivo è semplicissimo: ha paura dei rischi. La coltivazione è vistosa e dura mesi. Ogni anno vengono scoperte migliaia di coltivazioni domestiche. Tre su quattro dei fermati vengono arrestati. E poi, nei tribunali, salvo alcune sentenze di assoluzione, la pena media sta tra i sei e gli otto mesi (di più per i recidivi). Se la maggior parte dei consumatori passasse alla coltivazione domestica, tornerebbero nell'economia legale dei normali consumi 6-7 miliardi di euro, non male in un periodo di bassissima crescita.Le famiglie avrebbero un altro vantaggio: i figli non andrebbero a fare acquisti all'ipermercato di strada, dove un certo tipo di spacciatori approfitta del contatto per rifilare ai ragazzi roba tipo eroina o cocaina, magnificandone le qualità e minimizzandone i rischi («ma no, se la sniffi non muori mica, è bbona, il fumo è roba da bambini»), magari a prezzi stracciati o gratis le prime volte. Tre giorni fa a Porta a porta, Fini ha detto che per il problema delle carceri già sovraffollate (50.000 detenuti), si potrebbero depenalizzare alcuni reati minori: «Invece della pena, lavori socialmente utili». Forse nel caso dell'autocoltivazione, si potrebbe ipotizzare invece una piccola multa, in quanto il danno (a chi?) sarebbe difficilmente dimostrabile.In Belgio, tre anni fa il governo rossoverde depenalizzò la coltivazione di poche piante per uso personale. Poi, le coalizioni di centrodestra hanno confermato questa misura.

VERITA' per Stefano Cucchi, morto di carcere e la Rabbia della Gente.

Un appello per Rudra Bianzino

Bianzino

Gangia


Arrestateci tutti. Disobbedire per informare